LEONE ALATO
Informazioni

Generalità

  • Anno di realizzazione: 2020
  • Materia: scarti boschivi di Abete rosso e sfridi di Faggio
  • Misure:  Altezza 3 m. Lung. 5 m. Larg. 2 m.
  • Pezzi: 1500
  • Peso: 350 kg

Dove

Il Leone Alato è una scultura itinerante: Dall’altopiano, sino alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Nel 2022 al Mart di Rovereto e ora al ”Jesolo Sand Nativity”. Quando non è esposto presso mostre e/o eventi è possibile trovare il Leone Alato presso l’atelié di Martalar.

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Idea Creativa

Il leone alato è l’archetipo del ciclo scultoreo Vaia. Evoca la potenza dell’ “urlo del bosco” colpito nel 2018 dalla tempesta Vaia ed esprime la resilienza della natura e delle sue forme.

L’idea di produrre un leone si collega alle origini cimbre di Martalar. Nato a Mezzaselva di Roana, sull’altopiano di Asiago, luogo con una storica vocazione per la lavorazione del legno, e al legame, che proprio grazie al legname, univa il territorio con la Repubblica di Venezia.

Il progetto di Martalar nasce con l’ambizione di arrivare alla 77ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dove effettivamente viene esposto nel 2020.

Riconoscimenti
Il leone Vaia, che rappresenta l’emblema della Serenissima, accompagna un messaggio di ecologia profonda.
Che sia di ispirazione per il passaggio epocale verso una vera sostenibilità. La crisi ecologica che sta sperimentando l’umanità è essenzialmente una crisi culturale. L’ antropocentrismo è fallito, lasciando spazio ad un nuovo rapporto uomo-natura. La Natura non è speculativa. Si dona incessantemente. Mentre l’uomo prende, domina, manipola. L’Arte ci indica un nuovo equilibrio nell’ecosistema complesso e delicato della Terra, di cui l’uomo è una parte, non il centro.